Liber Pater: il gusto dei vini di Bordeaux come un tesoro ritrovato del 1855
Dio dei vini, vino degli dei, Liber Pater è prima di tutto una passione portata avanti attraverso 12.000 anni di savoir-faire e di storia. L’incredibile sfida in cui Loïc Pasquet, vignaiolo di Poitiers, si è lanciato nel 2006, installandosi nelle Graves, ha un obiettivo importante: ritrovare il gusto dei vini di Bordeaux com’erano nel 1855 prima dell’episodio della fillossera. Per questo ha deciso di resistere all’industrializzazione e all’uniformazione del gusto, ripiantando antichi vitigni, come il Castets, il Saint-Macaire, il Tarnay-Coulant, ecc. Ben quattordici vitigni autoctoni diversi si possono ritrovare sui suoi 5 ettari di vigna a Landiras. Niente portainnesti e solo vitigni franchi di piede, piantati, come un tempo, alla distanza necessaria a lasciar passare un mulo. La densità d’impianto è spinta al massimo con 20.000 piedi/ettaro e le sue vigne sono coltivate in échalas (su tutori), metodo inusuale nel bordolese. Loïc Pasquet, lavorando nel più grande rispetto della natura, coltiva le sue viti con il metodo della permacultura (reinserimento di attività e habitat umani sostenibili, ispirandosi all’ecologia naturale): inerbimento delle vigne, nessuno trattamento chimico, utilizzo di compost e concimi naturali, reintroduzione di piante d’acqua per alimentare le vigne e aumentare la fauna attorno al vigneto… La produzione resta limitata poiché la tenuta produce tra le 1000 e le 1500 bottiglie all’anno e questo solo nelle annate eccezionali. I suoi vini rappresentano prima di tutto un savoir-faire di altri tempi dal gusto unico. Freschi, fruttati, complessi, con una certa tensione e una materia setosa, i vini di Liber Pater sono capaci di un’espressione del terroir unica e di un gusto uguale a quello che si poteva trovare all’epoca. Largo quindi a un’immagine diversa dei vini di Bordeaux.
Una collezione completa di vini di Liber Pater
Collection "La Feuille" 2007 - rosso
Con un aspetto piuttosto discreto ma limpido e brillante, l’annata 2007 si rivela nelle sfumature delicate della ciliegia. In bocca, l’attacco è vivace e dona una sensazione di grande flessibilità. La sua texture setosa apporta una salivazione a metà bocca che termina con un finale sapido. Un vino di un grande terroir dal potenziale d’invecchiamento eccezionale.
Collection "L’orage" 2009 - rosso
Dotata di delicate sfumature porpora su sfondo limpido, l’annata 2009 sfoggia un attacco generoso e goloso. La sensazione tattile del taffetà evolve verso una materia più setosa. Con una lunghezza superba, questo vino si rivela fresco e di una mineralità incredibile, con fragranze eleganti e speziate. Una generosità perfettamente padroneggiata, che lascia spazio a un grande vino.
Collection "La Scène" 2010 - rosso
Rivelandosi su sottili sfumature rubino, il profilo dell’annata 2010 richiama immediatamente un vino vivace. Il suo attacco apporta una salivazione immediata. Generoso ma equilibrato, è un vino dalla grande texture che evolve verso il velluto in fin di bocca. La sua delicata sensazione di viscosità finale lascia apparire delle note di fiori e spezie molto piacevoli. Un vino dalla lunghezza superba combinata a una grandissima persistenza aromatica.
Collection "La Scène" 2010 - bianco
La veste limpida e intensa di quest’annata è carica di riflessi giallo paglierino. Al sorso, l’attacco è preciso e vivace e svela consistenza insieme ad equilibrio. Vivacità e viscosità della trama sono semplicemente eccezionali. Destinato a un grande futuro, il finale evolve su note golose.