La storia vinicola della
Grecia inizia durante l'Antichità. Durante questo periodo di mitologia e cultura, l'Antica Grecia è stata di fondamentale importanza per la diffusione della viticoltura in tutto il mondo. Da Dioniso a Omero, la viticoltura è da sempre parte integrante dello stile di vita greco. Le prime tracce della viticoltura in Grecia risalgono a più di 6500 anni prima della venuta di Cristo, grazie alla scoperta di torchi in diverse regioni del paese.
L'origine trans-caucasica della vite domestica è probabilmente una delle ragioni del successo della vite in questa regione. I vini della Grecia erano molto apprezzati in Italia durante l'Impero Romano e durante il Medioevo e hanno influenzato il mondo vinicolo fino ai giorni nostri. Dal 1971, la Grecia ha adottato il sistema delle denominazioni per avvicinarsi ai vini francesi e italiani in preparazione al suo ingresso nell'Unione Europea.
Divisa in
11 regioni vinicole, la Grecia è uno di quei paesi soleggiati che godono di un terroir e di un clima decisamente mediterraneo. La Grecia apre la penisola balcanica con la terraferma affiancata dalle isole dello Ionio e dell'Egeo. Alternando verdi valli fluviali, ripide montagne e pianure costiere, la Grecia è un
Paese di contrasti. L'esistenza di diversi mesoclima influenza le regioni e la pluralità di terroir fanno di questo vigneto di
130.000 ettari una vera fonte di ispirazione viticola. Il Peloponneso è la regione più produttrice di vino e due delle più rinomate denominazioni greche,
Nemea e
Mantinia, si trovano in questa regione.
In Grecia si coltiva una grande varietà di vitigni. Accanto al
cabernet sauvignon e allo
chardonnay fiorisce una grande varietà di vitigni autoctoni come
l'Assyrtico, l'Agiorgitiko e il
Moschofilero.