In soli due decenni, la Sadie Family si è affermata come la principale azienda vinicola dello Swartland, trasformando questa nuova regione vinicola nel punto di partenza del rinascimento vinicolo qualitativo dei vini del Sudafrica. Eben Sadie, figura di spicco della tenuta, è del parere che la qualità di un vino risieda innanzitutto nel suo terroir d'origine. Prodotti con le vecchie viti della sua terra natale, ma anche con vitigni dell'Europa meridionale adattati al clima mediterraneo del Capo, i suoi vini bianchi e rossi catturano l'attenzione oltre confine con il loro equilibrio e la loro grande raffinatezza.
Posizione e dimensioni della Sadie Family
Qual è la storia della Sadie Family?
Sadie Family si estende su 24 ettari di vigneti e si trova nella regione vinicola dello Swartland, che si estende a nord di Città del Capo, tra Durbanville e Piketberg, fino all'Atlantico, con la città di Malmesbury al centro.
Eben Sadie: enologo sudafricano appassionato di terroir
L'avventura della Sadie Family inizia con la storia di Eben Sadie. Dopo essersi laureato in enologia a Elsenburg, in Sudafrica, negli anni '90, Eben Sadie ha lavorato prima per diverse aziende vinicole in Sudafrica, poi ha viaggiato per 8 anni alla scoperta del mondo del vino, visitando e lavorando in grandi vigneti in Germania, Austria, Italia, Spagna e Borgogna, e persino in Oregon. Questo viaggio gli ha permesso di capire che la grande forza dei vini del Vecchio Continente risiede nella loro capacità di riflettere un terroir identificato da generazioni di viticoltori che hanno saputo adattarsi ai vitigni e alle tecniche di vinificazione appropriate.
Un progetto atipico in Sudafrica: produrre vini da taglio
Di ritorno in Sudafrica nel 1998, Eben Sadie trovò lavoro come enologo a fianco di Charles Back presso The Spice Route nello Swartland. Lì divenne maestro di cantina e allo stesso tempo iniziò a produrre il proprio vino da appezzamenti curati da lui stesso. Il suo obiettivo era quello di distinguersi dalla maggior parte dei vini del Capo Occidentale producendo vini da taglio. Sadie Family è stata fondata nel 1999 con l'aiuto di suo fratello e sua sorella.
Dal successo della prima cuvée alla gamma Old Vines: una costante sperimentazione
Nel 2000, la prima annata di Columella, un assemblaggio di Syrah e Mourvèdre, prodotto in sole 5.000 bottiglie, fu un grande successo. Nel 2002 ha lanciato la sua seconda cuvée iconica Palladius, un assemblaggio di Chenin Blanc, Viognier, Chardonnay e Grenache Blanc. Tra il 2003 e il 2014, Eben Sadie ha introdotto la gamma Sequillo Cellars in collaborazione con Cornell Spies, offrendo vini dello Swartland più accessibili.
Tra il 2001 e il 2011 ha fondato Terroir Al Limit in collaborazione con Dominik Huber nella regione spagnola del Priorat, offrendo vini di grande finezza da vecchi Carignan e Grenache.
Una proprietà imperdibile in costante evoluzione
Dal 2009, la Sadie Family si è focalizzata sulle vecchie vigne della tenuta con la gamma Old Vines, otto selezioni di parcelle provenienti dalle vigne più vecchie del Paese. Allo stesso tempo, per rispettare le diverse caratteristiche del suo terroir e adattarsi ai cambiamenti climatici, la Sadie Family sta piantando nuove viti con varietà proveniente dall’Europa meridionale.
Tutto quello che c'è da sapere sul terroir della Sadie Family
Posizione ed esposizione
Le uve della Sadie Family sono coltivate in vigneti della denominazione Swartland. I vigneti della tenuta si estendono per 24 ettari, tra appezzamenti montani e pianure costiere con varie esposizioni.
Geologia: una vasta gamma di tipi di suolo
I tipi di terreno sono molto vari: granito, calcare, arenaria, terreni alluvionali spessi nonché terreni più leggeri. Il terroir è quindi molto vario e vi si può piantare una vasta gamma di varietà di uva, come il palomino, la tinta barroca o il semillon.
Clima: vitigni dall'influenza mediterranea
La regione vanta di un clima mediterraneo ed è caratterizzata da un cambiamento climatico evidente, con un caldo sempre più intenso.
Pratiche di coltivazione
Il vigneto è uno dei più antichi dello Swartland ed è costituito da oltre 35 varietà di uve dell'Europa meridionale, scelte per la loro resistenza alla siccità e la capacità di addattarsi al caldo tipico dello Swartland. I vigneti sono coltivati a calice, non vengono irrigati, e le rese risultano estremamente basse. Sono coltivati senza pesticidi o erbicidi e sono curati con attenzione. Per Eben Sadie, ad esempio, se un vino bianco manca di acidità, il problema non va risolto tramite una diversa tecnica in cantina, ma piuttosto piantando una varietà più acida, con un taglio più fresco, o adattando tecniche di coltivazione molto simili alla biodinamica. La Sadie Family attribuisce grande importanza alla qualità delle uve, impiegando fino a 25 persone per selezionare a mano ogni grappolo durante la vendemmia.
Vinificazione
Eben Sadie utilizza diverse tecniche antiche combinate con la propria sperimentazione. I rossi sono vinificati come uve intere, con lunga macerazione, la fermentazione con lieviti indigeni e la lunga maturazione in botti con pochissimo legno nuovo. Per i bianchi, la pressatura avviene direttamente in seguito alla vendemmia con una lunga maturazione in tini, anfore o vasche ovoidali. Inoltre, vi si sta sperimentando un'altra tecnica: la fermentazione in vasi ricavati dai terreni che circondano la cantina. Tutti i vini vengono imbottigliati senza aggiunta di aromi, senza filtrazione e con pochissima aggiunta di zolfo. Dal 2020, Paul Jordann, membro fidato della Sadie Family da molti anni, si occupa della vinificazione, mentre Eben si concentra sul vigneto.
Lo stile dei vini della Sadie Family
L'obiettivo primario della Sadie Family è quello di produrre vini bianchi e rossi che rappresentino al meglio lo Swartland. Eben Sadie afferma: “Il nostro obiettivo è quello di produrre vini che siano veritieri prima di tutto. Sono disposto a scambiare la perfezione con l'onestà, perché credo che il vino debba essere il riflesso più veritiero del luogo.”
Profilo dei vini
La gamma di vini provenienti da Swartland, Stellenbosch, Citrusdal Mountain e Piekenierskloof è costituita dall’assemblaggio di Columella (rosso) e Palladius (bianco), oltre che a vini selezionati per appezzamento (Mev. Kirsten, Skerpioen) e vini monovarietali (Skurfberg, Soldaat, Pofadder). Questi vini, prodotti in quantità molto limitate, sono oggi molto ricercati. Nel corso degli anni e attraverso la sperimentazione, la loro composizione si è evoluta. Il vino rosso Columella, inizialmente un assemblaggio di Syrah e Mourvèdre, invecchiato per 24 mesi in botti nuove al 60%, è ora composto anche da Cinsault, Carignan, Grenache e Tinta Barroca. Per quanto riguarda il vino bianco Palladius, attualmente viene prodotto con una decina di varietà provenienti da venti parcelle. All'assaggio, i rossi, con la loro consistenza morbida e setosa, rivelano un ottimo equilibrio. Quanto ai bianchi, ben strutturati e concentrati, rivelano una grande complessità aromatica per un insieme di grande finezza.
Potenziale di invecchiamento dei vini
Questi vini, perfettamente equilibrati tra sostanza e tensione, energia e complessità, sono fatti per essere conservati per una decina d'anni in modo da svelare tutto il loro potenziale.