Château Lascombes 2018

L'eleganza e la finezza aromatica di un Secondo Grand Cru Classé di Margaux

La proprietà
Portando il patronimico del Cavaliere Antoine de Lascombes dal XVII secolo, il Château Lascombes è segnato dall'impronta delle dieci generazioni di proprietari che ne hanno plasmato la storia. Dal 2011, il gruppo mutualistico MACSF ne è il proprietario. I vini del Château Lascombes sono riconosciuti come tra i più grandi dell'appellazione Margaux.

Il vigneto
120 ettari nell'appellazione Margaux e 10 ettari nell'appellazione Haut-Médoc costituiscono il vigneto di questo Secondo Grand Cru Classé nel 1855.
Questo vigneto è piantato su una mosaico di appezzamenti i cui terreni sono composti, a seconda della loro posizione, da un monticello ghiaioso, ghiaie argillose e appezzamenti argillo-calcarei. Unicamente rispetto ad altri cru di Margaux, la varietà di uva del vigneto del Château Lascombes è composta principalmente da merlot, poi cabernet sauvignon e petit verdot.

Vinificazione e invecchiamento
Le uve vengono raccolte a mano, selezionate e poi diraspate. Una leggera pressatura viene effettuata prima della messa in vasca. La macerazione pre-fermentativa dura 10 giorni a 8°C. La fermentazione alcolica è seguita da una vinificazione tradizionale con leggeri rimontaggi giornalieri per favorire l'estrazione. Dopo la fermentazione malolattica in barrique, l'invecchiamento sui lieviti dura 4 mesi.

Assemblaggio
55% cabernet sauvignon, 40% merlot, e 5% petit verdot.

Caratteristiche e consigli di degustazione per il Château Lascombes 2018

Degustazione

Colore
Nella sua giovinezza, il vino impressiona per la sua profondità.

Olfatto
Di razza, l'olfatto presenta una vasta gamma aromatica (mora, ribes nero, lampone, pepe Cuben, spezie e pepe grigio).

Gusto
Di grande delicatezza, il palato seduce con la sua struttura cremosa mescolata a tannini fini e suadenti. La struttura succosa esalta l'espressione aromatica fino al finale persistente e fruttato.

Invecchiamento
Il Château Lascombes 2018 può essere conservato fino al 2030 per esprimere tutta la sua complessità aromatica.