La storia di Château Kirwan, 3° Cru Classé nel 1855 nella denominazione Margaux, è stata scritta per oltre tre secoli.
Fu alla fine del XVIII secolo che Mark Kirwan - di origine irlandese - ereditò la tenuta, allora chiamata "Lasalle", in seguito al suo matrimonio con la figlia di Sir John Collingwood, proprietario del vigneto e uno dei primi commercianti di Bordeaux. Mark Kirwan ingrandì progressivamente la tenuta, le diede il suo nome e sviluppò la sua reputazione internazionale. Nel 1787, Chateau Kirwan fu menzionato nella stessa categoria dei vigneti Segur e Lynch da Thomas Jefferson nel suo libro "Jefferson on wines".
Nel 1855, Château Kirwan è stato classificato come il primo dei 3° Grand Cru Classè del Médoc ed è stato acquistato dal commerciante di vini di Bordeaux Camille Godard. Nel 1926, la famiglia Schÿler divenne i nuovi proprietari di Château Kirwan. La società Schröder & Schÿler, che commercia a Bordeaux dal 1739, assicura ancora oggi lo sviluppo della tenuta.
Nel 2008, il rinomato enologo Philippe Delfaut è diventato direttore generale della tenuta. La gestione del vigneto è posta sotto la direzione di Hervé Diez con la consulenza di Éric Boissenot, consulente enologo che porta la sua esperienza e conoscenza dei grandi vini del Left Bank.
Con una superficie di 37 ettari distribuiti su 37 parcelle diverse, i vini di Château Kirwan sono l'espressione autentica di questo terroir eccezionale. Mentre il Cabernet Sauvignon e la sua potenza dominano il vigneto, il Petit Verdot, che porta tensione e freschezza, è presente anche su due appezzamenti. Infine, il Merlot, piantato inizialmente su terreni argillosi e poi ripiantato su terreni sabbiosi, rafforza il carattere ampio e vellutato dei vini così come la loro freschezza.
Nel 2017, dopo due anni di lavoro, Chateau Kirwan ha ricevuto un nuovo look con una nuova sala tini che comprende 37 vasche di cemento su misura. Da oltre 10 anni, Château Kirwan è impegnato nello sviluppo sostenibile. Nel 2013, la tenuta ha ottenuto la certificazione ambientale internazionale ISO 14001, e nel 2017 ha ottenuto il marchio HVE3, che attesta il rispetto delle soglie di performance su biodiversità, strategia fitosanitaria, gestione della concimazione e risorse idriche.