Posizione e superficie dei vigneti del Montepulciano d’Abruzzo
Montepulciano d'Abruzzo DOC è una denominazione di origine controllata situata in Abruzzo, regione nel centro Italia, ed istituita nel 1968, il cui vitigno caratteristico è il Montepulciano.
Questa suddetta denominazione fa parte del consorzio di tutela dei vini d'Abruzzo insieme alle altre DOC Abruzzo, Cerasuolo d'Abruzzo, Trebbiano d'Abruzzo e Villa Magna.
Il Montepulciano d'Abruzzo rappresenta l'80% della produzione dei vini abruzzesi e dal caratteristico e intenso vino rosso.
Qual è la storia del Montepulciano d’Abruzzo DOC?
La storia del Montepulciano d’Abruzzo DOC ha radici lontane che vengono raccontate dalle valli ai borghi e dai monti al mare. La leggenda racconta di Annibale il cartaginese che durante la seconda guerra punica, in Italia, rifocillò guerrieri e cavalli con il vino rosso autoctono di pronta disponibilità. Persino il poeta latino Ovidio ne cantava le lodi "terra fertile cara a Cerere e molto più fertile per l'uva", in riferimento a Valle Peligna, in Abruzzo appunto.
Nato come vino rosso da tavola e scelto per celebrare le nuove nascite, il Montepulciano d’Abruzzo vide pian piano un ammodernamento dell’industria e dello stile dei vini.
Che differenza c’è tra Montepulciano d'Abruzzo e Vino Nobile di Montepulciano? Perché non sono la stessa cosa?
Il Montepulciano d'Abruzzo DOC viene spesso confuso con il Vino Nobile di Montepulciano: questo deriva ai tempi in cui la famiglia de Medici portò le tecniche vitivinicole dalla Toscana alle loro proprietà in Abruzzo. Inoltre, il vitigno rosso Montepulciano è stato considerato per lungo periodo un parente del Sangiovese, con il quale veniva prodotto il famoso Vino Nobile di Montepulciano.
Il primo a cadere nella “trappola” fu Sante Lancerio nel XVI secolo, bottigliere personale di Papa Paolo III Farnese e considerato il primo "Sommelier" della storia. Infatti, attribuì erroneamente il vitigno Montepulciano all’omonimo vino rosso dal borgo tosco. Un vino rosso tipico prodotto con il Sangiovese avrà la caratteristica di essere fruttato, caldo e tannico.
Tutto quello che c’è da sapere sul terroir del Montepulciano d’Abruzzo
L'enorme superficie della regione Abruzzo, nel centro Italia, compresa tra i contrafforti degli Appennini e la costa adriatica, è coperta dalla DOC Montepulciano d'Abruzzo. Con un'altitudine fino a 2.750 metri sul livello del mare, oltre il 65% dell'Abruzzo è classificato come terreno montuoso, il che lo rende una delle regioni più montuose d'Italia. I vigneti collinari, soprattutto quelli del nord, sono costruiti su argilla calcarea e beneficiano dell'esposizione a un sole caldo e alle brezze secche del mare Adriatico; tutto ciò di grande disponibilità. Il disciplinare della DOC ha designato una serie di sottozone che separano regioni più piccole che producono vini rossi di migliore qualità e applicano standard più severi: Terre dei Peligni, Terre dei Vestini, Casauria, Alto Tirino e Teate.
Localizzazione ed esposizione
Il Disciplinare di Produzione dei vini rossi Montepulciano d’Abruzzo DOC prevede una viticoltura compresa tra i 150 e i 500 metri sopra il livello del mare, con pendenze ed esposizioni variabili a seconda dei versanti, intorno alla provincia di Chieti, Pescara e Teramo. Più di un terzo della regione Abruzzo rientra nella denominazione. L’esposizione varia a seconda della localizzazione della vigna e dei vitigni.
Geologia: un suolo tanto variabile per un gusto unico
Benché la variabilità sia elevata per la vastità della denominazione, il terroir risulta in media sabbiosi-argillosi. I terreni dell'Abruzzo sono piuttosto eterogenei, ma si possono dividere in due regioni principali: la parte orientale e collinare, più ricca di argille e arenarie plioceniche, dove i vini rossi sono più profondi e più adatti all'invecchiamento; e la zona occidentale e montuosa, dove sono diffusi i terreni di origine carsica (calcare) che producono vini rossi più delicati ed eleganti. Tutto ciò benefico per i vitigni.
Clima: influenza perfetta tra mare e montagna
Il clima diventa gradualmente più continentale e montuoso nell'entroterra, con un clima mediterraneo nelle zone costiere. Il clima è favorito dalla funzione termoregolatrice del Mare Adriatico, che modera le alte temperature diurne dell'estate, e numerose catene montuose proteggono la regione dalle fredde correnti settentrionali.
Che stile hanno i vini Montepulciano d'Abruzzo?
Il Montepulciano d’Abruzzo DOC, non solo è il più famoso dei vini rossi abruzzesi, ma anche tra i più importanti vini rossi d’Italia.
Vitigni utilizzati nell’assemblaggio
Il vitigno rosso Montepulciano, omonimo della denominazione stessa, risulta a bacca nera, somigliante ai vitigni del sud Italia e quindi con molta probabilità proveniente dalla Grecia. Il Montepulciano deve essere contenuto un minimo dell'85% nell'assemblaggio, secondo il disciplinare della DOC, ed è spesso unito al sangiovese. Il vitigno centrale italiano Montepulciano, dalle notevoli caratteristiche organolettiche e dalla lunga storia, è uno dei vitigni chiave utilizzati per produrre molti dei migliori vini rossi della regione Abruzzo.
Come si produce il Montepulciano d’Abruzzo?
Secondo le leggi italiane sul vino, un vino rosso Montepulciano d'Abruzzo DOC deve essere composto da almeno l'85% di Montepulciano, con un massimo del 15% di Sangiovese per completare la parte rimanente del vino rosso. Le uve sono raccolte in quantità non superiore a 14 tonnellate per ettaro. Il vino rosso deve essere maturato per almeno 5 mesi prima del rilascio sul mercato, e le bottiglie etichettate come Riserva devono essere maturate per almeno due anni, contando almeno 9 mesi in botti di legno. Inoltre, il livello di alcolicità non deve essere inferiore al 12%, o al 12,5% per la Riserva. Le sottozone della Montepulciano d’Abruzzo DOC hanno requisiti più severi: la maggiore estensione del Montepulciano, livelli alcolici minimi più elevati, rese di taglio inferiori e maturazione più lunga.
Cosa vuol dire Riserva nei vini?
Riserva è un vino che subisce un invecchiamento minimo superiore rispetto alla versione base dello stesso vino.
Che profilo hanno i vini rossi?
I vini rossi che ne derivano risultano strutturati dal colore rosso rubino intenso con sfumature violacee tendenti al granato. Al naso è intenso con aromi di frutta rossa, prugne e spezie, quasi etereo; presente anche note di bosco. In bocca è mediamente tannico, con gusto pieno e bilanciato.
Potenziale di conservazione dei vini rossi: per quanto tempo matura il Montepulciano d'Abruzzo?
Il Montepulciano d’Abruzzo DOC, benché da sempre considerato un vino rosso da bere subito e dalla pronta disponibilità, entro pochi mesi dall’acquisto, nell’ultimo decennio ha conquistato una media longevità arrivando fino a una decade di anni di conservazione in cantina.
Come si abbina un bicchiere vino rosso di Montepulciano d'Abruzzo?
In giovinezza il Montepulciano d’Abruzzo DOC si abbina a carni suine o rosse grigliate, mentre con l'invecchiamento si sposa perfettamente con le parti più nobili di bovini e ovini. I formaggi pecorini sono apprezzatissimi con lo stesso grado invecchiamento del vino rosso. I primi piatti non sono altresì da dimenticare. Inoltre, questo vino rosso è perfetto da gustare con i famosi Arrosticini, originari dal Gran Sasso in provincia di Pescara consistono in carne ovina tagliata a tocchetti ed infilata in spiedini.
Altre leccornie dell’Abruzzo da provare con i vini rossi prodotti localmente sono:
Oliva Ascolana del Piceno DOP
Patata del Fucino DOP
Salamini italiani alla cacciatora DOP
Zafferano dell’Aquila DOP
Scrippelle: sottilissime crespelle da Teramo. Secondo le credenze locali, sono state portate oltralpe durante le varie campagne militari, di fatti sono molto somigliati alle crepes
Mazzarelle: coratella di agnello avvolta in foglie di indivia legate con budelline d’agnello cotta in un soffritto che ne esalti il sapore oppure lasciata cuocere in un sughetto che si impreziosisce degli umori delle carni d’agnello
Polenta all’Abruzzese: servita morbida con il sugo di carne, spesso di salsiccia e carne di maiale. In alcune zone va servita aggiungendo cipolla soffritta o fagioli borlotti nel sugo
Pallotte cace o ovo: polpette senza carne fatte con ingredienti poveri e di facile reperibilità
Virtù Terramane: non un semplice minestrone, bensì il frutto del riuso creativo degli avanzi
Strucchiate: marmellata proveniente dalle bacche del Montepulciano.
In che formato di bottiglia si trova il Montepulciano d’Abruzzo DOC?
Il Montepulciano d’Abruzzo DOC si può trovare in diversi formati. Il più diffuso e di disponibilità pronta è il formato Bottiglia, tipica 0.75 litri. Molto apprezzabile e speciale è altresì il formato Magnum, in grado di sostenere un invecchiamento maggiore e una più alta conservazione in cantina. Questo avviene perché la maturazione è più lenta e quindi consente al vino di sviluppare tutta la sua gamma aromatica di spezie, bosco intenso, una punta di legno e un sentore di frutta.
Perché scegliere il formato Magnum per il Montepulciano d’Abruzzo DOC?
Il Magnum, oltre alle sue sopracitate abilità, ha anche una componente di opportuna collezione. Infatti, le più importanti annate di Emidio Pepe sono state messe all’asta dalla famosa casa d’aste Zachys. Tra queste le più riconoscibili per la qualità superiore sono la bottiglia magnum Montepulciano d’Abruzzo DOC 1975 e la bottiglia magnum Montepulciano d’Abruzzo DOC 1977.
Ma non solo Emidio Pepe, grandi e piccoli produttori di Montepulciano d’Abruzzo DOC meritano di essere apprezzati in piena maturazione nel formato di bottiglia Magnum.
Qual è la migliore annata del Montepulciano d’Abruzzo DOC?
La migliore annata del Montepulciano d’Abruzzo DOC è certamente l’annata 2016. Partito nel 2013 il processo per rendere i vini di più lunga conservazione, arriva al 2016 dove conquista la corona come migliore vino Montepulciano d’Abruzzo DOC degli ultimi 20 anni.
Produttori che hanno fatto grande la denominazione
Masciarelli Tenute Agricole: porta bandiera della regione Abruzzo nel mondo
Caposaldo tra i grandi produttori del Montepulciano d’Abruzzo DOC è Masciarelli Tenute Agricole, che ne risulta anche tra i migliori vini rossi rappresentanti della denominazione nel mondo. Da ben 40 anni, il produttore Masciarelli Tenute Agricole porta avanti l'eccellenza dei vini rossi abruzzesi tramite la trasformazione dei vitigni Trebbiano e Montepulciano in varietà che si confermano tra le migliori per qualità al mondo. Da San Martino sulla Marrucina, in provincia di Chieti, l'esperienza Masciarelli si estende fino al Castello di Semivolo, palazzo baronale del XVII consacrato a "mecca dell'enoturismo" dello stesso produttore Masciarelli. Con una produzione di 2 milioni e mezzo di bottiglie l'anno, Masciarelli si colloca tra le prime 100 cantine italiane.
Azienda Agricola Valentini: savoir-faire familiare
Altro nome altisonante come produttore è l'Azienda Agricola Valentini, nella quale rientra anche la produzione di pregiato olio d'oliva. La famiglia Valentini gestisce l'azienda da 5 generazioni e con un know-how che farebbe impallidire le aziende più grandi.
Emidio Pepe: energia inesauribile al servizio della viticoltura
Spostandosi verso Teramo, si incontra la tenuta di Emidio Pepe, rappresentante dell’ultra-premium dalla regione abruzzese. Dal 1964, il produttore Emidio Pepe ha dedicato tutte le sue energie di instancabile lavoratore per risaltare le grandissime potenzialità dei due vitigni autoctoni. Era "partito dall'idea di fare uno dei migliori rossi del mondo" come afferma nella sua stessa biografia "Manteniamoci giovani, vita e vino di Emidio Pepe": l’invecchiamento era la chiave di volta per raggiungere la raffinatezza e l’eleganza e preservarne la giovinezza e l’energia dei vini rossi e bianchi.
Azienda Agricola Torre dei Beati: citazione biblica per un vino rosso divino
A Pescara si va verso l'Azienda Agricola Torre dei Beati, sul quale principio si basa la filosofia dell'attenzione ai dettagli, fino a raggiungere la "torre dei beati" del vino rosso. Tenuta da record con la fondazione nel 1999, il produttore nel 2000 la prima bottiglia prodotta con il metodo bio. Genuinità è la parola chiave alla base della filosofia dell'Azienda Agricola Torre dei Beati.
Cantina Passetti: la qualità dalla natura
Il viaggio si conclude tornando a Chieti, passando per la Cantina Passetti. Dall'epoca borbonica fino al punto di svolta negli anni '60, fino all'incoronazione con l'iconico Testarossa, in onore alla figlia di Mimmo Pasetti, la tenuta Passetti ha sempre presentato i suoi capolavori enologici a testa alta. Pasetti è l'unico produttore di vino rosso in Italia con sovra-impresso il logo del Parco Nazionale, dato il suo impegno dello stesso nella protezione della natura.