Il domaine Léon Barral, gestito dal 1990 da Didier Barral, fa parte di quei nomi emblematici, portatori di una filosofia forte, a volte guardati con curiosità ma spesso precursori, che hanno sempre suscitato ammirazione.
È questo valore che dona al lavoro e ai vini Léon Barral la loro identità. Rispetto del territorio, del suolo, dell’ecosistema, del frutto: sono i principi cardine del processo dalle vigne alle cantine.
Il domaine si trova a Lenthéric, nel comune di Cabrerolles, nel dipartimento dell’Hérault, Sud della Francia. Produce vini rossi e bianchi Faugères o IGP Pays de l’Hérault, su un terroir 100% scisto. Le vigne hanno tra i 30 e gli 80 anni, con rendimenti abbastanza bassi (attorno ai 25 ettolitri per ettaro).
Didier Barral non si preoccupa delle certificazioni, anche se nella regione è stato uno pioniere delle tecniche agricole che rispettano dell’ambiente e dei vini naturali. La sua filosofia va al di là del bio e della biodinamicità. Sul suo terreno ha infatti installato la policoltura, con circa 70 mucche, più di 30 maiali neri di Bigorre, associati alle vigne. Inoltre utilizza tre tipi di concimi, senza la minima molecola chimica.
Nelle cantine la filosofia resta la stessa. La volontà di produrre un vino sano e con un’identità che rispecchi il suo terroir s’impone su tutto il resto. Questi vini di Languedoc, sono poco marcati dal legno (quando viene utilizzato, vengono scelte barriques di diversi vini). La macerazione avviene spesso assieme ai raspi, quando questi sono abbastanza maturi, e sono i lieviti indigeni a fare il lavoro, le pigiature sono molto regolari, niente estrazioni. L’utilizzo di solfiti è molto limitato, avviene una leggera aggiunta nel momento dell’imbottigliamento. I cuvées che possono superare i dieci anni, in buone condizioni di conservazione.
I vini del domaine Léon Barral sono contraddistinti da freschezza, tannini fini e una buona maturità. Sono allo stesso tempo vini di terroir e vini d’artista, da scoprire assolutamente.