Denominazione ancora poco conosciuta al grande pubblico, la DO Toro (Denominacion de Origen) è tuttavia una delle regioni viticole più promettenti della Spagna. La DO Toro è stata creata recentemente, nel 1987, e ancora oggi conta solo 51 bodegas originariamente di proprietà del Consejo Regulator della Denominacion de Toro. La DO Toro deve la sua espansione agli investimenti viticoli realizzati nella regione e all'attuazione dell'ambizioso progetto Bodega Pinita della prestigiosa cantina Vega Sicilia.
La DO Toro si trova nella provincia di Zamora, all'estremità sud-orientale della regione di Castilla e León e a Sud-Est della provincia di Valladolid. La DO Toro copre un'area di 62.000 ettari di cui solo 5.800 sono piantati e condivisi da circa 1.200 vignaioli integrati nel Consejo Regulador.
Regione estremamente arida con un clima continentale, la zona di produzione della DO Toro è propizia allo sviluppo del vigna per via della povertà dei suoi terreni (costituiti principalmente da sabbie sedimentarie, da argilla e da calcare risalenti al Pliocene) e il bassissimo livello di precipitazioni annuali. L'altitudine dei vigneti, tra i 600 e i 750 metri, è uno dei fattori più importanti. Inoltre, la regione è soggetta a notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, con correnti d’aria marittima fresche. Tutte queste condizioni si rivelano ideali per produrre uve di alta qualità, ricche di aromi e dalla buccia spessa, ciò che consente un alto livello di polifenoli.
La DO Toro produce vini rossi eccellenti, caldi e fruttati al naso, densi e concentrati su tannini robusti al palato.
Per quanto riguarda i vitigni, il Tempranillo, chiamato Tinta de Toro localmente, è l'emblematica uva nera della zona, spesso vinificata in vini monovitigno. Anche la Grenache, chiamata Tinto Aragonés, viene coltivata. Il Verdejo e il Malvasía sono le due principali varietà bianche coltivate, per vini aromatici e freschi concentrati nei sapori.