Lo Château Moulin de La Rose racconta la storia di una proprietà acquisita da Guy Delon nel 1971, ma esistente già dal XVIII secolo. Cru Bourgeois di Saint Julien, questa tenuta, soprannominata “Lilliput di Saint-Julien” a causa del suo piccolo vigneto, deve il suo nome alla presenza di un antico mulino e, si suppone, all’antico proprietario del Grand Cru adiacente, il Cavaliere Larose.
Il vigneto di 5 ettari è il più piccolo della denominazione Saint-Julien ed è piantato su terre sassose e sabbiose tipiche di questa denominazione. Per lo Château Moulin de La Rose è essenziale riuscire ad esprimere il territorio attraverso il vino. La vite viene trattata con grande attenzione, la potatura è ricca e la densità d’impianto elevata. La miscela, molto rappresentativa della regione di Bordeaux, si compone al 65% di Cabernet Sauvignon e al 35% di Merlot.
Nella cantina, la tinaia è composta da cinque cisterne in acciaio inossidabile che permettono la vinificazione termoregolata di ogni annata del Moulin de la Rose. Nell’intento continuo di preservare la tipicità del terreno e del vino, l’affinamento è realizzato secondo tradizione in botti di quercia francese per 20 mesi.
Lo Château Moulin de La Rose si distingue nella vite per l’omogeneità del suolo e nella cantina per la sua procedura di rivelazione della terra. Quest’ottimo vino di Saint-Julien ci offre allora dei vini tipici della denominazione. Corposi e allo stesso tempo tannici, i vini dello Château Moulin de La Rose conservano tutta la morbidezza e la delicatezza di Saint-Julien.