Piccola regione viticola nel Nord dell’Italia, l’Alto Adige o Sud Tirolo si estende per 4.088 ettari, in una posizione all’incrocio tra il clima mediterraneo e quello alpino.
Il cuore della regione viticola si trova nei pressi del fiume Adige, con vigneti coltivati in terrazze, su pendii scoscesi a un’altitudine variabile tra i 200 e i 1000 metri, ciò che permette di coltivare una grande varietà di vitigni.
I vini prodotti nella regione dell’Alto Adige rappresentano il 40% dei DOC (Denominazione di Origine Controllata) italiani, così come i vari IGT (Indicazione Geografica Tipica).
Riconosciuta nel 1975, la denominazione Alto Adige identifica otto zone di provenienza, i cui nomi in italiano e in tedesco sono: Alto Adige o Südtiroler, Lago di Caldaro o Kaltarersee, Alto Adige Valle Isarco o Südtirol Eisacktaler, Alto Adige Santa Maddalena o Südtirol St. Magdalener, Alto Adige o Südtirol Terlaner, Alto Adige Meranese o Südtirol Meraner, Alto Adige Valle Venosta o Südtirol Vinschgau, Alto Adige Colli di Bolzano o Südtirol Bozner Leiten.
Sono coltivati tanto dei vitigni autoctoni della denominazione Alto Adige (come lo Schiava e il Lagrein per i vini rossi), quanto dei vitigni tedeschi (come il Müller-Thurgau, il Sylvaner e il Gewurztraminer) per via dell’eredità dell’impero austroungarico, quanto dei vitigni internazionali (come il Merlot e il Cabernet Sauvignon).
Il vitigno nero Schiava (Vernatsch in tedesco) produce dei vini leggeri, con un basso grado alcolico e tannico. Oggi lo Schiava è assemblato con il Lagrein, più robusto e corposo, per ottenere prodotti più potenti e profondi, riconosciuti tra i più grandi vini del Nord Italia.
Rinomata per la sua prestigiosa istituzione, la scuola di enologia San Michele all’Adige, la regione ha conosciuto una vera rivoluzione viticola, grazie a importanti investimenti condotti negli ultimi 30 anni. La maggior parte dei vini dell’Alto Adige sono prodotti da cooperative viticole riconosciute per la loro costanza e la grande qualità dei vini.