Dom Pérignon : Plénitude P2 2006

Caratteristiche e consigli per la degustazione di Dom Pérignon P2 2006

Degustazione

Olfatto
Il bouquet colpisce immediatamente per la sua dolcezza calda e rassicurante. Le prime note floreali e minerali si aprono rapidamente su aromi di pesca di vigna, cedro, calisson e moka.

Gusto
La bocca è ampia, contenuta e tenera nel suo fulcro. La texture spessa diventa più solida e la complessità aumenta progressivamente con sfumature salate. Il finale si distingue per un'amarezza squisita e una maturità gloriosa con sapori di frutta secca, cacao e nocciola tostata.

Abbinamenti enogastronomici

Questo champagne si sposa perfettamente con piatti raffinati come i frutti di mare, i pesci nobili, le carni bianche in salsa e i formaggi stagionati.

Servizio e conservazione
Servire a una temperatura di 10-12°C. Da degustare fino al 2030 circa per apprezzare pienamente la sua evoluzione e la sua complessità.

Un Dom Pérignon P2 2006 salino e di una maturità eccezionale

La proprietà

La Maison di Champagne Dom Pérignon rende omaggio a Dom Pierre Pérignon, il famoso monaco dell'Abbazia di Hautvillers, che fu nominato cantiniere nel 1668. Per quasi cinquant'anni, ha lavorato con passione per creare quello che chiamava il "miglior vino del mondo". Oggi, Dom Pérignon continua questa ricerca dell'eccellenza e dell'armonia, guidata da Vincent Chaperon, Maestro di Cantine dal 2019.

Il vigneto

Il champagne Dom Pérignon è prodotto esclusivamente da uve provenienti dai grandi terroirs della Champagne. La vite gode di un'attenzione meticolosa e di una viticoltura sostenibile, che garantisce l'eccezionale qualità delle uve.

L'annata

L'annata 2006 è caratterizzata da un clima contrastante in Champagne. Un'estate calda e secca con un mese di luglio dal caldo estremo seguito da un mese di agosto insolitamente fresco e umido. Settembre, con il suo carattere quasi estivo, è stato decisivo nell'offrire una maturità eccezionale alle uve. La vendemmia è iniziata l'11 settembre e si è protratta per quasi tre settimane, permettendo alle uve di sviluppare una ricchezza aromatica e una grande complessità.

Vinificazione e invecchiamento

Nella sua versione P2, l'annata 2006 beneficia di una seconda vita, una seconda espressione che coincide con l'apice della sua vitalità.
Quest'annata ha beneficiato di un lungo invecchiamento di 17 anni in cantina, dal 2006 al 2023, permettendo agli aromi di svilupparsi pienamente e al vino di raggiungere un'espressione ottimale.

Assemblaggio

Chardonnay
Pinot nero