L'Aventure

L’Aventure: un’avventura da Bordeaux a Paso Robles

Stephan Asseo è il protagonista di questa storia. Si diploma in enologia in Borgogna nel 1982 e con la sua famiglia fa l’acquisizione di Domaine de Courteillac sulla riva destra della regione di Bordeaux. Negli anni la famiglia aggiunge alle sue proprietà anche Château Robin e Château Fleur Cardinale, Grand Cru Classé di Saint-Émilion. Stephan porta queste proprietà agli onori della cronaca, riscuotendo successo presso la critica di settore. Un curriculum senza macchia, nel pieno rispetto del cursus honorum viti-vinicolo francese.

 

 

Eppure Stephan Asseo ha un progetto diverso in mente: l’America. Alcuni si sono domandati come mai, nel momento in cui la sua carriera è stabilmente insediata a Bordeaux, egli decide di partire all’avventura e colonizzare terre vergine negli Stati Uniti. La sua risposta è molto semplice: le regole delle AOC gli vanno strette e lui desidera sperimentare blend come non se ne trovano in Francia.

Ecco che nel 1996 parte alla ricerca di un grande terroir in California. Dopo aver ispezionato tutti i migliori territori, dalla Napa Valley a Sonoma e Santa Barbara, trova uno spazio adatto a esprimere la sua voglia di sperimentare in tutta libertà: L’Aventure nasce così a Paso Robles.

 

L’Aventure, Paso Robles: un luogo ideale

Tra San Francisco e Los Angeles, California, Sati Uniti occidentali, Stephan Asseo s’innamora della topografia collinare, dei suoli calcarei, dell’influenza marittima sul terroir di Paso Robles. Astro nascente dei vini della California, l’area di Paso Robles cattura l’attenzione dell’esperto vigneron, che favorisce subito gli scoscesi pendi rivolti a ovest.

 

 

I più di 50 ettari de L’Aventure beneficiano dell’influenza dell’oceano, con giorni caldi e sereni e temperature notturne che possono scendere anche di 20 gradi. Queste notevoli escursioni termiche sono necessarie alla lenta maturazione delle uve e lo sviluppo di aromi complessi. Le notti fresche aiutano a mantenere una bella acidità, mentre le giornate calde che si protraggono fino a novembre inoltrato permettono ai polifenoli di maturare pienamente, ciò che si rispecchia in vini di grande equilibrio. Anche il suolo influisce sulla complessità del frutto, con i suoi strati di silice, scisti calcarei e forte presenza organica di fossili marini.

Le varietà coltivate a L’Aventure sono un misto della tradizione bordolese e di quella rodianiana: Syrah, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Grenache, Mourvèdre, Roussanne, Viognier e Grenache Blanc.

 

Dalla vigna alla cantina: un impegno per l’eccellenza

L’expertise in vigna di Stephan Asseo, dopo 15 anni a Bordeaux, è una garanzia. Le viti sono piantate a forte densità, un migliaio di piante per ettaro, per favorire una lenta maturazione. Con radici capaci di cercare l’acqua in profondità, le vigne beneficiano di un sistema d’irrigazione in grado di interessare ogni filare. Esse vengono irrigate solo e soltanto quando è necessario un piccolo extra, durante la stagione della fioritura o dell’invaiatura. I rendimenti sono limitati. Le migliori tecniche agricole vengono adottate a L’Aventure, per adempiere la visione di Stephan di elaborare vini di grande qualità, seguendo l’estro del suo progetto.

 

 

Durante la vendemmia, le uve sono selezionate manualmente e separate dalle foglie, le parti vegetali, i grappoli non maturi e gli acini secchi. Le varietà rosse sono inoltre completamente diraspate prima di partire per la cantina di vinificazione.

La winery de L’Aventure è una sintesi di tecnologia e tradizione. Situata nel centro del vigneto, la cantina è piccola, efficiente e funziona a energia solare. Le vinificazioni vengono separate parcella per parcella e avvengono a temperature controllate. La prima fermentazione e la malolattica (se necessaria) avvengono in botti di rovere francese leggermente tostate.

Nel 2016 viene completato un altro grande progetto: la cantina sotterranea. Fortemente voluta poiché la temperatura e l’umidità sono naturalmente ideali alla conservazioni dei vini, la cantina sotterranea non richiede l’utilizzo di aria condizionata, negativa per l’ambiente e per i vini stessi.

Per l’invecchiamento delle belle cuvée de L’Aventure il rovere francese è il più utilizzato. Oltre a questo però, specialmente per alcuni blend in stile rodaniano, sono utilizzati tini in cemento e anfore in terracotta, che consentono un maggiore rispetto degli aromi varietali.

 

I vini de L’Aventure: la libertà di creare blend tra varietà di Bordeaux e del Rodano

La cuvée più rappresentativa de L’Aventure è l’Optimus, un vino dallo stile classico, in cui “Bordeaux incontra il Rodano”. L’assemblaggio infatti include Syrah e Cabernet Sauvingon in parti quasi uguali (dove la prima uva è leggermente maggioritaria) completati da un 10% di Petit Verdot. Prima di passare in bottiglia, senza filtraggio, Optimus passa 14 mesi in botti di rovere francese 60% nuovo e 40% vecchio di un vino.

 

 

L’Estate Cuvée è l’epitome delle ragioni per cui Stephan Asseo ha lasciato Pomerol, assemblaggio di circa metà Syrah, un 30% di Cabernet Sauvignon e un 20% di Petit Verdot. Questo vino rappresenta la realizzazione di una “visione di un grande vino rosso d’assemblaggio a Paso Robles. In questo vino si trova la migliore rappresentazione del terroir di Willow Creek District”. L’Estate Cuvée de L’Aventure trascorre 15 mesi in botti di rovere francese, 90% nuove e 10% vecchie di un vino. Non effettua alcun filtraggio. Gli aromi di frutti neri, di liquirizia, insieme a note minerali e terrose si rincorrono in questo grande vino californiano.

Tributo allo stile del Rodano è invece il Côte à Côte. Grenache, Mourvèdre e Syrah, invecchia per 14 mesi in 30% rovere nuovo, 38% rovere vecchio di un anno, 26% tini di cemento e 6% in anfora, senza effettuare alcun filtraggio. Gli aromi varietali si esprimono in tutta la loro complessità e con grande purezza, trasportati da tannini vellutati e fini.