Il nome di Donnafugata, "donna in fuga", è ispirato dalla regina Maria-Carolina di Napoli che si rifugia in Sicilia sulle terre di un principe locale nel momento in cui Napoleone prede Napoli. La prima proprietà di Donnafugata, appartenente alla famiglia Rallo dal XIX secolo e il cui marchio è stato registrato nel 1980, si trova sulle stesse terre ricche di storia a Marsala, nella Sicilia occidentale, in Italia.
Da oltre 160 anni la tenuta Donnafugata produce vini nella provincia di Caltanisseta nei vigneti della Contessa Entenilla. La tenuta si estende poi alle isole di Pantelleria, Etna e Vittoria i cui vini vengono maturati nelle cantine storiche della famiglia Rallo a Marsala. Questa pluralità di terroir e stili di vino sono tutti guidati dalla stessa passione del territorio siciliano e della sua ricchezza.
Nel cuore della Sicilia occidentale, i 283 ettari di vigneti della Contessa Entenilla sono coltivati con vitigni autoctoni e internazionali suddivisi in otto parcelle. Fiano, Cabernet Sauvignon, Viognier e Chardonnay sono coltivati insieme ad Aglianico, Grillo e Grecanico.
Gli altri vigneti più piccoli sono dedicati a uno o due vitigni. Così, a Pantelleria, lo Zibibbo viene utilizzato per creare il famoso Passito di Pantelleria DOC; sull'Etna si usano Nerello Mascalese e Carricante mentre nella provincia di Vittoria saranno il Nero d'Avola e il Frappato.
Eclettici, i vini della tenuta Donnafugata sono tutti impregnati di complessità e fascino. Il gusto di Donnafugata per le sue terre e i suoi tesori porta il marchio ad abbracciare metodi viticoli ecologici. Questo è il motivo per cui Donnafugata si preoccupa del suo impatto ambientale e mostra l'impronta di carbonio di ciascun vino sull'etichetta.