Con un nome di origine romana che evoca il dio Giano, la tenuta di Argiano ha una storia che risale all'antichità. Tuttavia, il destino della tenuta cambiò davvero nel XVI secolo, quando prestigiose famiglie ne presero le redini e fecero costruire la splendida Villa Bell'Aria. Allo stesso tempo, la vocazione enologica di Argiano è nata in concomitanza con la costruzione della cantina. Nei secoli successivi, la tenuta passò da una famiglia nobile all'altra e conquistò il cuore di poeti e critici. Nel 1992, la contessa Noemi Marone Cinzano rivoluziona la tenuta e dà vita a Solengo, il grande Super Tuscan di Montalcino.
Da allora, Bernardino Sani ha rilevato l'azienda e produce anche i vini di Argiano. Qui si pratica l'agricoltura biologica e rigenerativa, in modo che la vite sia ascoltata e rispettata. Gli insetticidi e la plastica monouso sono completamente banditi dalla tenuta.
La tenuta di Argiano si trova nel cuore della Toscana, in Italia, nel paese di Montalcino. Le viti sono ancorate su un altopiano dove beneficiano di un clima influenzato dal mare. Il Sangiovese occupa 40 ettari del vigneto, il Cabernet Sauvignon 7 ettari e il Merlot e il Petit Verdot 4 ettari ciascuno. Gli oliveti attraversano il vigneto di Argiano. I terreni sono particolarmente variegati, con calcare, marna, argilla, sabbia e roccia, rendendo il territorio di Argiano un vero e proprio mosaico di terroir. Per rispettare l'essenza di questo affascinante terroir, la tenuta coltiva le vigne dividendole in micro-terroir.
Oltre a questa ricchezza naturale, Argiano sceglie di vinificare i suoi vini nel modo più puro possibile. I vini della tenuta fermentano spontaneamente. I vini di Argiano sono potenti, classici ed equilibrati e reinterpretano la finezza dei grandi vini italiani.